Unione Tresinaro Secchia: ultimato lo studio di fattibilità

Le Unioni di Comuni alla prova del nuovo PRT
24 Gennaio 2018
Osservatorio della legalità: presentato lo Studio all’Unione Tresinaro Secchia
15 Febbraio 2018

È stato presentato alla Giunta dell’Unione Tresinaro-Secchia lo studio di fattibilità in merito al conferimento della funzione tributi, sismica e politiche europee.

Lo studio di fattibilità, curato da Poleis e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è partito da un inquadramento del territorio dell’Unione in merito alle principali variabili sociali, economiche e morfologiche.

L’Unione Tresinaro Secchia, formata dai Comuni di Baiso, Casalgrande, Castellarano, Rubiera, Scandiano e Viano, si trova al confine fra le province di Modena e Reggio Emilia e si connota come fortemente differenziata: include 2 piccoli Comuni montani e 4 enti medi di pianura; e mentre Scandiano gravita più sul capoluogo reggiano, Casalgrande e Castellarano rientrano nel Sistema locale del lavoro di Sassuolo. Queste specificità non hanno impedito la realizzazione di un’Unione a medio livello di avanzamento: con il conferimento dei servizi sociali, Polizia Municipale, sistemi informatici, CUC, protezione civile e gestione del personale, l’Unione Tresinaro Secchia ha 116 dipendenti e “pesa” in termini di spese correnti il 17,1% del totale dei sei Comuni membri. Si tratta dunque di una Unione in fase di sviluppo.

Lo studio ha evidenziato i risvolti positivi che la costituzione di un ufficio unico tributi potrebbe avere nel contesto analizzato: la buona dotazione organica dei servizi, la presenza di specificità di gestione presenti solo in modo limitato (con una forte prevalenza della riscossione Imu rispetto alle altre imposte), i buoni livelli di recupero dell’evasione già raggiunti dai singoli enti (con un basso tax gap) rappresentano punti di forza che si potrebbero ulteriormente qualificare con una gestione associata.

Più complessa risulta invece la situazione relativamente alla funzione in materia sismica poiché complessivamente non si riesce a raggiungere il carico di lavoro (numero di pratiche) e la soglia demografica (100.000 abitanti) indicati dalla Giunta Regionale per la costituzione di un ufficio autonomo. La possibilità di chiedere una deroga è da valutare con attenzione, in virtù sia della necessità di dotarsi di professionalità adeguate, sia della sostenibilità economica.

Per le politiche europee si sono offerti tre scenari possibili in merito alla costituzione di un Ufficio Europa di Unione, all’esternalizzazione completa del servizio o ad un modello gestionale misto.

Da ultimo, su richiesta della Giunta, si è redatto un documento contenenti alcune ipotesi migliorative della governance dell’Unione, frutto delle interviste realizzate alle Giunte comunali e del focus group svolto con i Capigruppo consiliari dell’Unione.