Il piano triennale per l’informatica come leva organizzativa

La digitalizzazione è il perno delle principali innovazioni che stanno attraversando gli enti locali, sia nella propria organizzazione interna che nel rapporto con il cittadino: siti sempre più adattivi ed accessibili, possibilità di accedere online a tutti i servizi della pubblica amministrazione, dematerializzazione e conservazione digitale dell’attività amministrativa, sicurezza dei dati e dei sistemi.

Il nuovo Piano triennale per l’informatica pubblicato dall’Agenzia per l’Italia digitale, pubblicato a febbraio, associato ai finanziamenti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, configura un quadro molto ampio ed ambizioso di obiettivi da perseguire per una profonda innovazione delle Amministrazioni pubbliche.

Il Servizio informatico associato dell’Unione è oggi il perno di tutte le principali innovazioni, che si sommano ad una quotidiana attività di supporto e sostegno agli uffici degli enti.

Il Piano triennale per l’informatica dell’Unione, in questo contesto, è lo strumento attraverso il quale calare la strategia e le azioni per la digitalizzazione delineate dal quadro nazionale all’interno dell’attività quotidiana di supporto agli uffici comunali. Rappresenta un’occasione per pianificare in modo puntuale le attività da svolgere e gli investimenti da sostenere in stretto coordinamento con i comuni associati.

Non è quindi solamente un adempimento o un mero elenco, ma un importante strumento di pianificazione, in grado di inserire le innovazioni in modo sostenibilie all’interno delle già intense attività ordinarie svolte a sostegno della quotidiana attività amministrativa.

All’interno dell’incarico di Change management affidato a Poleis dall’Unione Pedemontana Parmense, stiamo lavorando per l’aggiornamento del Piano Triennale per l’Informatica, che significa verificare quanto realizzato nel Piano vigente e nel ridefinirne i contenuti individuando insieme agli enti coinvolti le strategie complessive e le priorità di lavoro.