Fusione di Comuni: nasce Alta Val Tidone (PC)

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Domenica 28 maggio i cittadini dei Comuni di Nibbiano, Caminata e Pecorara hanno detto sì al referendum sulla fusione dei tre enti: dal 1 gennaio 2018 nascerà Alta Val Tidone, il primo Comune sorto tramite aggregazione in provincia di Piacenza. Con un’affluenza pari a circa la metà degli aventi diritto, la proposta ha visto il “sì” di 539 elettori a Nibbiano (64%), 226 a Caminata (66%) e 122 a Pecorara (80%), registrando una netta approvazione verso la fusione. Il nuovo Comune avrà una popolazione di 3.163 abitanti per 100 km quadrati e si chiamerà “Alta Val Tidone”, l’opzione che ha raccolto maggiori consensi fra gli elettori (51,5%).

“Si tratta di un altro passo concreto nel percorso di riordino istituzionale avviato nella nostra Regione”, commenta l’assessore regionale a Bilancio e riordino istituzionale, Emma Petitti. “Quella approvata nello scorso week end è la decima fusione realizzata in Emilia-Romagna, in totale sono 27 i Comuni interessati. I progetti di aggregazione non solo permettono di efficientare ma anche di offrire servizi migliori e garantire maggiore qualità ai cittadini, rendendo in tal modo più competitivi i nostri territori. Non da ultimo sia la Regione che lo Stato mettono in campo contributi importanti per sostenere questi percorsi”. Il nuovo Comune di Alta Val Tidone beneficerà infatti di un contributo regionale pari a 107 mila euro l’anno per 10 anni e oltre 584mila euro annui di contributo statale, sempre per 10 anni di erogazione.

La proposta di fusione vedeva favorevoli sia la maggioranza che l’opposizione in Consiglio Regionale, e all’indomani del voto si sono registrati i commenti positivi dei consiglieri regionali piacentini.

Secondo Gian Luigi Molinari (PD), relatore di maggioranza del progetto di legge, “la consistente vittoria del ‘sì’ è da ascrivere alla volontà e all’impegno profuso sul territorio dai sindaci, dai consiglieri comunali e dai cittadini, che hanno creduto al progetto di istituire un unico Comune per meglio rispondere alle esigenze delle comunità locali. Oggi si apre una nuova fase nella nostra provincia per aprire il confronto anche in altri Comuni in cui si manifestasse interesse alla fusione”. Soddisfatto anche Tommaso Foti (FDI-AN), relatore di minoranza, che vede nell’esito del referendum il frutto della “determinazione e capacità con la quale i tre sindaci, peraltro di diverso orientamento politico, hanno portato avanti il progetto di fusione con il consenso pressoché unanime dei rispettivi consigli comunali. Quando le fusioni di Comuni non si fondano su aspettative di tipo economico ma rispondono, come in questo caso, a una logica territoriale, incontrano il consenso dei cittadini”. Anche la Lega Nord aveva sostenuto la proposta, ed il consigliere regionale Matteo Rancan esprime la propria soddisfazione per il risultato referendario. “Il mio auspicio è che ora l’iter legislativo che deve portare all’istituzione del nuovo Comune unico di Alta Val Tidone sia celere”