«Una comunità energetica rinnovabile per ogni Comune della Marca Trevigiana e del Veneto»

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La recente approvazione della legge regionale per le Comunità Energetiche Rinnovabili sta aprendo nuovi scenari in Veneto. Il tema è stato oggetto di discussione in occasione del partecipatissimo convegno (420 persone tra presenti e collegati da remoto) “Le Comunità Energetiche Rinnovabili. Dalla promozione alla costituzione” promosso dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, insieme ad Anci Veneto e con il patrocinio della Provincia di Treviso, che si è tenuto giovedì 7 luglio presso l’auditorium dell’ex Sant’Artemio.

«Una comunità energetica rinnovabile per ogni Comune della Marca Trevigiana e del Veneto». È l’appello agli enti locali trevigiani e veneti lanciato da Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, e dal consigliere regionale Roberto Bet.

Se ogni ente Comune della provincia di Treviso e del Veneto promuovessero una comunità energetica da un megawatt sarebbe coperto il 10% del fabbisogno energetico del territorio e, grazie agli incentivi del GSE, i cittadini coinvolti in queste associazioni giuridiche innovative, introdotte dalla legislazione nazionale in attuazione alla direttive europea RED, risparmierebbero sulla bolletta dell’energia anche fino a 500 euro l’anno (ma i risparmi coinvolgerebbero anche l’ente locale).

Nella Marca Trevigiana non esiste ancora una comunità energetica rinnovabile promossa da un ente locale. Il Consorzio CEV (Consorzio Energia Veneto), che associa 1100 Comuni su tutto il territorio nazionale, ha aiutato 16 Comuni italiani a costituire le proprie comunità energetiche ed è a disposizione anche degli enti locali della provincia di Treviso.

Treviso, sta già scaldando i motori, attraverso il progetto Mediaree-Next Generation City “La Grande Treviso”, mentre i Comuni sotto 5 mila abitanti stanno aspettando il bando nazionale finanziato con i fondi del PNRR. A facilitare il processo, è ora arrivata la legge regionale di promozione delle comunità energetiche, che ha stanziato 250 mila euro per la loro promozione e conta sull’arrivo di 10 milioni di euro di risorse comunitarie.