15,5 milioni di euro per le Unioni dalla Regione

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Sono in via di liquidazione i contributi erogati dalla Regione Emilia-Romagna alle 41 Unioni presenti sul territorio, per un totale nel 2017 di circa 15.526.000 di euro (8 milioni da parte della Regione e 7,5 milioni di risorse statali).

Le erogazioni hanno premiato gli sforzi compiuti dai Comuni per l’allargamento e il consolidamento delle Unioni attraverso il conferimento di nuove funzioni. Il fondo è stato ripartito sulla base del numero e della consistenza dei servizi gestiti in forma associata, della popolazione e dell’estensione del territorio delle Unioni, del numero dei Comuni membri ed in particolare in base all’effettività economica della gestione delle funzioni, cioè il loro peso in termini di spese correnti rispetto a quelle rimaste in capo direttamente ai Comuni.

La province che hanno ricevuto maggiori assegnazioni sono Modena (2,7 milioni) e Reggio Emilia (2,6 milioni), ma le singole Unioni che hanno tratto più risorse si trovano fra Ravenna e Bologna: Unione della Bassa Romagna (751.721 euro, un’Unione di lunga data ad un alto livello di integrazione), Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese (729.874 euro, Unione completamente montana formata da 10 enti), Unione della Romagna Faentina (709.303 euro, dove i Comuni hanno scelto di conferire tutte le funzioni e i servizi all’Unione).

Con l’erogazione dei fondi 2017 si è chiuso il Programma di riordino territoriale triennale 2015-2017: nei prossimi mesi, anche attraverso il confronto con i Presidenti delle Unioni, la Regione arriverà a definire il nuovo Programma di riordino, che sarà operativo per il triennio 2018-20.