Fusioni di Comuni: aumentano gli incentivi statali

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La Legge di stabilità 2017 aumenta il contributo statale per i Comuni istituiti tramite fusione.

Gli incentivi erogati dal Ministero dell’Interno, già aumentati dal 20% al 40% dei trasferimenti erariali 2010 con la Legge di stabilità dello scorso anno, sono ora saliti al 50% (art.1, comma 447 della legge).

L’emendamento che ha portato alla modifica è stato presentato in Commissione Bilancio alla Camera dall’on. Edoardo Fanucci (Partito Democratico), che già aveva promosso l’aumento dei contributi l’anno precedente. Rimane invariato il tetto dei 2 milioni di euro massimi a beneficiario e i 30 milioni complessivi destinati al finanziamento del Fondo dedicato. Questa nuova previsione normativa porterà il contributo statale a pesare fra il 12 e il 14% delle spese correnti per ciascun Comune, generando un impatto molto significativo per gli enti che ne beneficeranno.

Sono nove i Comuni nati da fusione in Emilia-Romagna, quattro sorti nel 2014, quattro nel 2016 ed uno nel 2017. Per l’anno 2016 gli otto enti beneficiari hanno ricevuto dallo Stato risorse importanti: 2 milioni di euro per Valsamoggia (30.561 abitanti), 1.300.234 euro per Fiscaglia (9.118 ab.), 1.058.444 euro per Ventasso (4.295 ab.), 886.483 euro per Alto Reno Terme (6.960 ab.), 790.590 euro per Sissa Trecasali (7.890), 671.972 euro per Montescudo-Monte Colombo (6.779 ab.), 582.212 euro per Poggio Torriana (5.135 ab.), 492.319 euro per Polesine Zibello (3.232). Risorse a cui si aggiungono gli ulteriori incentivi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, secondo i propri parametri di incentivazione.

(Fonte immagine: http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/fusioni-di-comuni/approfondimenti/infografica-riepilogativa-delle-fusioni/2-infografica-fusioni-aggiornata-al-31-gennaio-2017)